Home » Come riciclare l’olio di frittura esausto
L’olio di frittura esausto è uno degli scarti alimentari più difficili da smaltire correttamente, ma non è biodegradabile e può causare gravi danni all’ambiente se smaltito in modo errato.
Ad esempio, un chilo di olio usato può inquinare una superficie d’acqua di circa 1000 m² e danneggiare le reti fognarie, con elevati costi di depurazione. Ecco perché è fondamentale evitare di gettarlo nel lavandino, nel WC o nel giardino, dove potrebbe compromettere la qualità del terreno. La soluzione migliore è portarlo in isole ecologiche, distributori di benzina o supermercati attrezzati per il riciclaggio.
Tuttavia, l’olio di frittura esausto può anche essere riciclato in vari modi utili. Tra le varie opzioni c’è quello di friggere di nuovo. L’olio di frittura può essere riutilizzato almeno 2-3 volte, purché la temperatura non superi i 180°C. Dopo ogni utilizzo, lasciatelo raffreddare, filtratelo e conservatelo in un contenitore di vetro per un successivo impiego.
L’olio di frittura si può utilizzare anche come combustibile: l’olio esausto può essere usato per alimentare lanterne e candele, realizzando un’ulteriore forma di riciclo creativo con materiali riciclati come vetro o metallo. L’olio esausto può essere impiegato anche come idratante per la pelle, utile anche per radersi o per rimuovere la cera della depilazione. Basta utilizzarlo freddo per evitare irritazioni.
L’olio della frittura può essere usato per condire il mangime degli animali da cortile, come riso o pane raffermo. In alternativa, può essere donato a contadini che lo riciclano per uso agricolo. Viene poi usato sugli attrezzi da giardinaggio in quanto l’olio aiuta a evitare che la neve si attacchi, facilitando il lavoro durante l’inverno.
L’olio esausto può essere trasformato in sapone artigianale. Basta aggiungere sapone di Marsiglia, acqua distillata e olio essenziale, creando un prodotto ecologico e profumato. Questi sono solo alcuni dei tanti modi per riciclare l’olio di frittura, riducendo così l’impatto ambientale e sfruttando al meglio questo rifiuto comune.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: Lumos - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture
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