Home » L’intramontabile ghiacciolo: da oltre un secolo rinfresca l’estate
Il ghiacciolo è una deliziosa prelibatezza estiva, ma la sua storia è più recente di quanto si possa pensare. Sebbene l’idea di mescolare ghiaccio, frutta e miele fosse già pratica comune al tempo degli antichi Greci e Romani, il ghiacciolo moderno, inteso come un blocco di acqua aromatizzata congelata intorno a uno stecco, è una creazione relativamente recente che risale solo a poco più di un secolo fa.
Tutto ha avuto inizio nel 1905 a San Francisco, quando Frank Epperson, 11enne in cerca di rinfresco, mescolò casualmente dell’acqua aromatizzata in un bicchiere e lo dimenticò fuori durante una fredda notte. La mattina successiva scoprì che il bicchiere si era congelato e, dopo averlo sciolto con un po’ d’acqua calda, gustò il primo ghiacciolo della storia. I suoi amici furono entusiasti di questa invenzione fortuita, e Frank iniziò a venderli con spirito imprenditoriale.
Epperson battezzò il suo prodotto “Epsicle”, una combinazione delle sue iniziali e della parola “icicle” (ghiacciolo), riferendosi alle lame di ghiaccio che si formano sottozero. La popolarità crebbe rapidamente e negli anni Venti, quando Frank era ormai adulto, depositò il brevetto per il ghiacciolo presso la città di Oakland, ribattezzandolo con il nome definitivo “Popsicle”. Questo nome richiamava i “lollypop” (lecca-lecca) e indicava chiaramente come consumare il prodotto.
Nel 1920, il marchio fu acquisito dalla Joe Lowe Corporation, che aumentò le dimensioni dei ghiaccioli e inserì un secondo stecco, creando il “Double Pop”, un ghiacciolo sdoppiabile al prezzo di uno. Questa mossa supportò le vendite fino agli anni Ottanta, quando il prodotto lasciò il mercato.
La rinascita del ghiacciolo avvenne grazie all’endorsement di Justin Bieber con un tweet virale nel 2019, che portò l’azienda a riproporre il Double Popsicle. Nel frattempo, in Italia, il ghiacciolo divenne popolare dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la produzione industriale iniziata negli anni Sessanta, soprattutto in Emilia-Romagna. Le aziende BIF e COF (acronimi dei fondatori) furono le pioniere, producendo ghiaccioli che divennero noti anche come “ghiaccioli BIF e COF” a Modena e Bologna.
Il ghiacciolo ha poi conquistato le coste italiane, come Rimini, dove dal 1959 si produce la “Bomba”, un ibrido tra ghiacciolo e sorbetto. Tuttavia, negli anni Ottanta, il Calippo introdusse un nuovo formato senza stecco, utilizzando un tubo, e una vasta gamma di gusti.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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