La cucina italiana candidata a patrimonio Unesco. A sostenere e promuovere questo riconoscimento sarà il panettone, uno dei prodotti tipici del nostro Paese e uno dei simboli della nostra eccellenza culinaria. In quest’ottica si è svolta a Milano la serata dedicata al tema “Artigianato è tradizione: panettone, eccellenze e biodiversità agroalimentari italiane verso la candidatura Unesco della cucina italiana”. L’evento, organizzato dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Euro-Toques Italia e altri partner, ha posto l’accento sulla candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità Unesco per il 2025.
Perché la cucina italiana non è patrimonio Unesco
Dopo la Dieta Mediterranea (2013) e l’Arte del pizzaiuolo napoletano (2017), la cucina italiana si propone come un mosaico unico di identità, tradizioni e valori. È una cucina che unisce sostenibilità e biodiversità, celebrando l’arte del recupero e l’uso di prodotti stagionali e locali. Come ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, la candidatura sottolinea due caratteristiche principali: la sostenibilità, dove nulla viene sprecato, e la diversità bioculturale, testimoniata da oltre 5.000 prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
Perché la cucina italiana è famosa nel mondo
Simbolo della tradizione gastronomica italiana, il panettone è stato protagonista della serata grazie a Maurizio Bonanomi, della Pasticceria Merlo di Pioltello, che ha presentato un panettone artigianale da 5 chili. Bonanomi, membro dell’Accademia dei maestri del lievito madre, ha anche anticipato il premio Euro-Toques per il miglior “Panettone artigianale lombardo”, che sarà assegnato il 3 febbraio, in occasione di San Biagio.
Perché la cucina italiana è la migliore
La candidatura della cucina italiana rappresenta non solo un riconoscimento alla qualità e alla tradizione, ma anche un’opportunità per promuovere le eccellenze locali nel mondo, come il panettone. Grazie alla sua varietà unica e al profondo legame con i territori, la cucina italiana si conferma ambasciatrice di biodiversità e sostenibilità.
