Quanto è cresciuto il comparto Dop negli ultimi dieci anni
Con un valore complessivo di 20,2 miliardi di euro nel 2023, la Dop Economy si conferma una colonna portante dell’agroalimentare italiano, contribuendo al 19% del fatturato totale del settore. Negli ultimi dieci anni, il comparto ha registrato una crescita del 52%, testimoniando la solidità di un sistema che valorizza tradizione e qualità. Alla base di questo successo vi sono i 317 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero dell’Agricoltura, che coordinano l’attività di oltre 194 mila imprese, generando occupazione per quasi 850 mila persone lungo l’intera filiera.
Quali sono i cibi Dop più acquistati
Il settore alimentare Dop ha registrato nel 2023 un incremento del 3,5%, superando i 9 miliardi di euro. Tra i protagonisti spiccano i formaggi, con un +5,3% trainato da prodotti iconici come Grana Padano e Mozzarella di Bufala Campana. Sul fronte vinicolo, invece, si rileva un rallentamento: -0,7% in quantità e -2,3% in valore, con un totale di 11 miliardi di euro. Tuttavia, l’export resta forte, raggiungendo 11,6 miliardi di euro, grazie soprattutto alla crescita nei Paesi Ue (+5,3%) che compensa il calo registrato nei mercati extra-Ue (-4,6%).
Quali sono i territori protagonisti dei prodotti Dop
L’impatto territoriale della Dop Economy è significativo: 61 delle 107 province italiane vantano valori rilevanti, con il 17% che registra crescite a doppia cifra. Particolarmente dinamiche risultano le aree del Sud e delle Isole, dove il trend positivo si attesta su un +4%. Questo scenario sottolinea come il legame tra prodotti Dop e territorio rappresenti un motore per lo sviluppo economico e culturale locale, valorizzando le tradizioni enogastronomiche.
Cosa cercano i consumatori nei cibi Dop
Nel 2023, la spesa per i prodotti Dop nella grande distribuzione è cresciuta del 7,2%, raggiungendo i 5,9 miliardi di euro. L’intero comparto alimentare ha beneficiato di un incremento dell’8,6%, trainato da un rialzo dei prezzi che ha compensato una leggera riduzione delle quantità acquistate. I consumatori continuano a premiare la qualità certificata, con un’attenzione particolare ai formaggi, alla pasta e all’olio d’oliva, simboli di un Made in Italy che non conosce crisi.
