Un chicco dal caratteristico color ebano e dall’aroma inconfondibile con una storia tutta italiana: stiamo parlando del riso Venere, una varietà di riso nero che negli ultimi anni ha guadagnato popolarità non solo per il suo gusto unico, ma anche per le sue straordinarie proprietà nutrizionali.
Dove si produce il riso Venere in Italia
Il riso Venere è una varietà di riso integrale che nasce in Italia alla fine degli anni 90’ ed è coltivata in particolare in Piemonte e nella valle del Tirso in Sardegna. Si riconosce per il suo chicco tondo dal caratteristico colore scuro, quasi violaceo. A questa sua particolare pigmentazione deve il nome di riso nero. Anche se non è l’unica varietà di riso nero, ma ne esistono altre come, ad esempio, il Nerone, coltivato in Italia ma originario della Cina; e il Thai thailandese.
Un tempo il riso nero era considerato un bene di lusso, per questo era anche chiamato “riso proibito”, probabilmente anche per le proprietà afrodisiache che gli erano state attribuite. Da sempre è considerato prezioso per i suoi nutrienti e si pensava che il suo consumo assicurasse una vita lunga e in salute.
Il riso Venere è stato ottenuto per la prima volta nella nostra Penisola a Vercelli nel 1997 dall’incrocio tra una varietà di riso asiatica e una italiana. Ciò che lo ha reso così popolare, oltre al peculiare colore dei chicchi, è l’aroma che sprigiona in cottura che ricorda il profumo del pane appena sfornato. Grazie al suo sapore deciso dal retrogusto di nocciola è diventato protagonista in numerose ricette ed è apprezzato in tutto il mondo.
Cosa dà il colore nero al riso Venere
Come tutti i cereali, il riso Venere ha un alto contenuto di amido. Dal punto di vista calorico una porzione da 170 grammi di riso Venere cotto apporta circa 270 kcal. Essendo integrale, non subisce il processo di raffinazione, mantenendo così intatti i nutrienti. In particolare, la crusca garantisce un apporto di fibre significativo, utile a ridurne l’indice glicemico, rallentando l’assorbimento degli zuccheri. È un’ottima fonte di sali minerali, in particolare fosforo e potassio. Rispetto ad altre varietà di riso integrale, ciò che rende unico il Venere è lo straordinario contenuto di antociani che sono responsabili del colore nero-violaceo dei chicchi e hanno potere antiossidante e antinfiammatorio.
A cosa fa bene il riso Venere
Il riso Venere è ricco di antociani che contribuiscono a rallentare i processi di invecchiamento cellulare, proteggendo l’organismo dai danni causati dallo stress ossidativo. Questa varietà di riso, essendo integrale, ha un elevato contenuto di fibre insolubili che favoriscono la regolarità e il benessere dell’intestino. Grazie al suo contenuto di fibre, il riso Venere aumenta il senso di sazietà riducendo il rischio di attacchi di fame. Le fibre, inoltre, rallentano l’assorbimento degli zuccheri mantenendo stabile la glicemia, con effetti positivi anche sul metabolismo dei grassi. La presenza di polifenoli contribuisce a contrastare il colesterolo in eccesso e il rischio di placche aterosclerotiche.
Come cuocere il riso Venere
Il riso Venere è molto digeribile ed essendo privo di glutine è adatto anche agli intolleranti. Questa pregiata varietà di riso nero si presta bene alla preparazione di piatti caldi e freddi, in abbinamento a carne e pesce, o come sostituto del pane. Non è adatto alla preparazione di risotti perché non può essere mantecato bene. Invece, è perfetto per la composizione di piatti unici. Esistono diversi metodi per cuocere il riso Venere. Il modo più semplice è bollirlo a fiamma bassa e con il coperchio finché l’acqua non sarà completamente assorbita. Sebbene i tempi di cottura siano più lunghi rispetto ad altre varietà di riso, il suo gusto e il suo profumo soddisferanno ogni palato.