Il caffè, bevanda amata in tutto il mondo, è al centro di dibattiti sulla sua influenza sulla salute cardiaca. Molti studi suggeriscono che un consumo moderato di caffè, in media circa 3 tazzine al giorno, può offrire diversi benefici per la salute del cuore e del sistema cardiovascolare. Questo liquido aromatico è ricco di antiossidanti e altri composti che possono avere effetti antinfiammatori e migliorare la funzione dei vasi sanguigni.
Non abusare con la caffeina
La caffeina, un alcaloide stimolante, è la principale sostanza presente nel caffè. Tuttavia, il consumo eccessivo di caffeina, soprattutto nelle persone sensibili, può portare a effetti cardiovascolari indesiderati. Questi includono un aumento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, con il rischio di palpitazioni e possibili aritmie. Inoltre, in alcune persone predisposte, l’alto consumo di caffeina potrebbe teoricamente aumentare i livelli di colesterolo, anche se le prove a riguardo sono contrastanti.
Va tenuto presente che la risposta al caffè può variare da persona a persona. Ciò che funziona bene per uno potrebbe non essere altrettanto efficace per un altro. Quindi è sempre importante prestare attenzione al proprio equilibrio individuale e consultare un medico in caso di dubbi.

L’influenza del caffè su cuore e sonno
Un recente studio chiamato “Coffee and Real-time Atrial and Ventricular Ectopy (Crave)” si è concentrato sulla determinazione della quantità di caffeina che può essere consumata quotidianamente e sulle marche di caffè preferite. In questo studio, circa cento volontari hanno indossato sensori per monitorare vari parametri legati alla salute cardiaca e generale, come l’attività fisica, il sonno, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, per due settimane.
I partecipanti sono stati autorizzati a consumare la quantità di caffeina che preferivano, secondo le loro abitudini personali. I risultati hanno mostrato che nei giorni in cui i partecipanti assumevano caffè, facevano in media mille passi in più rispetto ai giorni in cui evitavano il caffè, incoraggiando l’attività fisica.
Tuttavia, è stato osservato che la durata del sonno diminuiva di circa 36 minuti a notte nei giorni di consumo di caffè rispetto a quelli senza. Non ci sono stati effetti significativi sui livelli di zucchero nel sangue. Il che è un aspetto positivo considerando il ruolo cruciale del controllo glicemico nella salute del cuore.
Un punto di attenzione è stato il rischio di palpitazioni caratterizzate da battiti cardiaci irregolari, forti o veloci, in caso di eccessivo consumo di caffè prolungato nel tempo.
Tuttavia, è importante notare che lo studio Crave ha coinvolto solo una specifica popolazione di individui sani di età inferiore ai 40 anni per un periodo limitato di due settimane. Pertanto, i risultati non possono essere generalizzati a tutti. Sono necessarie ulteriori ricerche su una popolazione più ampia e diversificata per approfondire la comprensione degli effetti del caffè sulla salute cardiaca. In generale, il verdetto sulla salute cardiaca del caffè rimane una questione che dipende dai casi individuali.