Home » Le uova non vanno demonizzate: sì a 4 a settimana
Le uova, preparate in molteplici modi – sode, strapazzate, in camicia o alla coque – rappresentano un alimento versatile, economico e nutriente. Ricche di proteine nobili, grassi (con il 45% di saturi e il resto mono e polinsaturi), sali minerali e vitamine (in particolare la vitamina A), le uova sono considerate un alimento perfetto. Tuttavia, a causa del contenuto di colesterolo presente nel tuorlo (circa 300 milligrammi), sono state spesso oggetto di controversie, specialmente tra coloro a rischio di problemi cardiovascolari.
Due studi recenti hanno ulteriormente confuso la questione. Nel 2018, uno studio sull’American Journal of Clinical Nutrition ha sostenuto che il consumo di addirittura 12 uova a settimana per un intero anno non aumenta il rischio cardiovascolare. Tuttavia, nel 2019, uno studio della Northwestern University ha affermato il contrario, sostenendo che anche tre-quattro uova a settimana comportano un aumento dell’8% del rischio cardiovascolare (e del 6% del rischio di morte). La ricerca più recente, però, spiega che è il consumo generale di alimenti ad alto contenuto di colesterolo, non solo le uova, a influenzare il rischio cardiovascolare.
La dieta mediterranea, nota per la sua salute cardiovascolare, suggerisce il consumo ragionevole di tre o quattro uova a settimana. L’importante è mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo attraverso una dieta equilibrata ricca di fibre e antiossidanti, abbinata a un’adeguata attività fisica.
Va sottolineato che non è il colesterolo alimentare a essere dannoso, ma la sintesi e l’ossidazione del colesterolo da parte del fegato. L’uovo, ricco di carotenoidi, impedisce l’ossidazione del colesterolo in circolo. Tuttavia, è consigliabile fare attenzione ai dolci, condimenti e piatti che prevedono l’utilizzo di uova crude, consumandoli immediatamente dopo la preparazione. Nel caso di uova contaminate, lavarle sotto l’acqua del rubinetto è sconsigliato, in quanto il guscio potrebbe formare condensa che agevola il passaggio di microbi all’interno. Infine, dovrebbero essere conservate nel ripiano centrale del frigorifero, preferibilmente nelle confezioni originali, a una temperatura di circa 4-5 °C.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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