Home » Allarme del WWF: la produzione di cibo distrugge le foreste
Secondo il WWF, la produzione alimentare è responsabile di quasi il 90% della deforestazione globale, con un impatto devastante sulle foreste pluviali e sulla biodiversità. L’Amazzonia, uno degli ecosistemi più preziosi al mondo, viene distrutta per fare spazio a piantagioni e allevamenti di bestiame. Prodotti di largo consumo come il caffè, l’olio di palma, la soia e la carne bovina, che troviamo anche in Italia, sono spesso associati a queste pratiche distruttive. Il sistema alimentare globale, sottolinea il WWF, è intrinsecamente insostenibile: utilizza il 40% delle terre libere da ghiaccio, è responsabile del 70% del consumo di acqua dolce e di oltre il 25% delle emissioni di gas serra.
L’Unione Europea si posiziona al secondo posto mondiale, dopo la Cina, per l’importazione di prodotti legati alla deforestazione tropicale. Tra i paesi dell’UE, l’Italia ha un ruolo importante, consumando materie prime come soia, olio di palma e carne bovina che contribuiscono alla distruzione di quasi 36.000 ettari di foresta ogni anno. In media, ogni cittadino italiano è responsabile della deforestazione di 6 metri quadrati all’anno attraverso i propri consumi alimentari. Questa situazione richiede un intervento immediato e un cambiamento delle abitudini alimentari per ridurre l’impatto sull’ambiente.
Nel 2023, l’Unione Europea ha introdotto il Regolamento europeo anti-deforestazione (EUDR), che mira a limitare l’importazione di prodotti legati alla distruzione delle foreste. Tuttavia, lo scorso 2 ottobre, la Commissione europea ha proposto di posticipare di 12 mesi l’entrata in vigore del regolamento, spostandola al 30 dicembre 2025. Il WWF ha criticato aspramente questa decisione, evidenziando che il rinvio potrebbe causare la perdita di ulteriori 3 milioni di ettari di foreste tropicali. La decisione finale tocca agli Stati membri dell’Unione chiamati a esprimersi proprio il 16 ottobre. Quel che è certo è che serve trovare subito un’alternativa sostenibile per la produzione di cibo un grado di sfamare una popolazione mondiale sempre più numerosa.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: Lumos - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture
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