La cucina georgiana è il riflesso della storia di un Paese situato al confine tra l’Europa e l’Asia, con legami storici complessi, in particolare con la Russia. Questa posizione geografica ha portato a una cucina ricca di influenze e sfumature, caratterizzata da preparazioni semplici ma dal sapore ricco e vario. La Georgia offre anche una vasta gamma di piatti vegetariani, adattandosi alle esigenze di tutti.
Il piatto simbolo della cucina georgiana
Uno dei piatti simbolo della cucina georgiana è il khachapuri, una sorta di focaccia che varia nelle diverse regioni del Paese ma che rappresenta sempre le caratteristiche culinarie locali. L’attenzione per i prodotti da forno è evidente, con la preparazione al momento diffusa anche nei piccoli negozi. Il formaggio georgiano tradizionale, il sulguni, gioca un ruolo centrale nel khachapuri, con la sua consistenza filante e il sapore leggermente acido dovuto alla salamoia. In Georgia sono registrati ben quattordici tipi di formaggio, sebbene prima dell’era sovietica ce ne fossero molti di più.
Ci sono diverse versioni del khachapuri, ma le due più comuni sono il Khachapuri Imeruli, a forma circolare simile a una pizza e riempito con formaggio e uova, e il Khachapuri Acharuli, noto come “barca” con uovo al centro e riempito di formaggio. Oltre a queste varianti, esistono molte altre che includono ingredienti come funghi o patate.
Gli altri piatti tipici
Un altro piatto celebre è il khinkali, grandi ravioli ripieni di carne di manzo, maiale o altre opzioni come agnello, formaggio, patate o funghi. La particolarità dei khinkali risiede nella loro forma unica, con una chiusura a “coda avvitata”. Per mangiarli correttamente, bisogna fare un piccolo taglio sulla parte superiore, bere i succhi all’interno e poi consumare il resto.
La carne è anch’essa un elemento importante della cucina georgiana, con spiedini di carne chiamati mtsvadi, simili agli shashlik russi, carne brasata in stufati come il chashushuli e zuppe di carne come il kharcho. Durante l’inverno, le zuppe diventano particolarmente popolari, con piatti come il kharcho a base di manzo e il chikhirtma, una zuppa di pollo con uova e farina.
La cucina georgiana offre anche molte opzioni vegetariane, con la melanzana come ingrediente principale in piatti come l’ajapsandali e i badrijani, involtini di melanzane fritti con crema di noci e aglio. I fagioli rossi sono diffusi e vengono preparati in varie forme, come il lobio, una sorta di crema di fagioli.
Il dolce tradizionale
Infine, la churchkhela è un dolce tradizionale georgiano poco conosciuto al di fuori del paese ma ampiamente diffuso al suo interno. Ha la forma di un salame ma è in realtà un dolce preparato con noci, nocciole, mandorle, semi di zucca e frutta essiccata infilzati in un filo e immersi in un succo di uva o mora altamente condensato. La churchkhela è preparata in autunno, quando le nocciole sono mature e si svolge la vendemmia.












