La pera nobile dell’Emilia-Romagna è uno dei prodotti di questa regione insignito del riconoscimento Presidio Slow Food. È un’autentica gemma gastronomica, caratterizzata da una forma conica e una buccia giallo-verde con sfumature rosate e una polpa compatta e poco succosa. Questo riconoscimento celebra non solo la varietà stessa, ma anche gli sforzi compiuti dalla comunità per preservare e valorizzare questo frutto, che rappresenta da sempre un legame profondo con il territorio e la tradizione culinaria locale.
Coltivata principalmente nelle zone di Parma, Reggio Emilia e Piacenza, la pera nobile, conosciuta anche come pera Lauro, ha radici antiche che affondano nel passato. Le prime tracce storiche risalgono ai castelli costruiti intorno alla metà del Quattrocento, dove compare raffigurata negli affreschi la sua forma caratteristica. La prima menzione scritta risale al Settecento, in un manoscritto anonimo parmense, mentre nell’Ottocento divenne popolare, forse anche grazie all’apprezzamento della duchessa Maria Luigia d’Austria.
I benefici della pera
La pera nobile, così come le altre pere, è un frutto nutriente e soprattutto indicato per la sua digeribilità, nonché l’apporto di fibre. Sono poi adatte a tutti e danno notevoli benefici anche nelle persone che soffrono di problemi di digestione, coliche, costipazione, diarrea, nausea, spasmi ma anche problemi al fegato e ritenzione idrica.
La pera nobile è apprezzata in cucina per la sua consistenza compatta, ideale per essere cotta, ad esempio nel vino o trasformata in mostarda. Uno dei suoi utilizzi più diffusi è nel ripieno del ‘tortél dols’, un piatto tipico della bassa parmense. Questo frutto, con la sua versatilità in cucina, rappresenta un vero e proprio tesoro gastronomico dell’Emilia-Romagna.
Il Presidio Slow Food della pera nobile
Il Presidio Slow Food della pera nobile conta quattro produttori che hanno riscoperto e ripristinato vecchi peri nobili. Un’esperienza che testimonia la resilienza e la biodiversità di questa varietà, che ha ispirato i produttori ad attivarsi non solo per la produzione ma anche per la promozione di questo frutto di eccellenza.
Presidi Slow Food: cosa sono e a cosa servono
I Presidi Slow Food servono per tutelare prodotti tipici locali di eccellenza che però sono a rischio di estinzione per diversi motivi. Ovviamente sono previsti per quegli alimenti che vantano determinate caratteristiche riconosciute come peculiari e devono anche rispettare modalità di coltivazione e produzione.
