Quando facciamo la spesa, è buona norma guardare le scadenze ma, a volte, ci si perde tra le diciture: “consumare entro”, “consumare preferibilmente entro”. Che differenza c’è tra le due cose? La data di scadenza è tassativa? Ci sono cibi che non scadono? Insomma, per quanto riguarda la scadenza dei cibi, come dobbiamo regolarci? Proviamo a fare chiarezza.
Come leggere la scadenza dei cibi
Su tutti i prodotti ci sono delle diciture che indicano la scadenza, ma sappiamo davvero quale sia la differenza tra “Da consumarsi preferibilmente entro il” e “Da consumarsi entro il”?
La prima dicitura, “Da consumarsi preferibilmente entro il”, indica la data entro cui un alimento conserva intatte le sue qualità specifiche. Questo significa che l’alimento può essere consumato anche dopo la data di scadenza, se la confezione è integra ed è stato ben conservato, anche se le sue qualità organolettiche cominciano a rovinarsi. Di solito si trova sugli alimenti da dispensa come pasta, riso, olio etc.
La seconda dicitura, “Da consumarsi entro il”, ha già in sé un tono perentorio: indica la data di scadenza, il termine ultimo in cui l’alimento può essere consumato in sicurezza. Questa dicitura appare sugli alimenti più facilmente deperibili come carne, pesce, latte e latticini che vanno conservati scrupolosamente come da indicazioni, spesso in frigo tra i 2 e i 4 gradi. Se conservato male, differentemente dalle indicazioni, o consumato dopo la scadenza, il prodotto può provocare intossicazioni alimentari.

Come comportarsi con i cibi surgelati?
Anche in questo caso dobbiamo capire bene come funziona la scadenza dei cibi e come regolarci. Se abbiamo acquistato un prodotto surgelato riporterà la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il” e dunque, se ben conservato, se non si è mai interrotta la catena del freddo, possiamo utilizzarlo anche dopo la sua data di scadenza. Il tempo massimo rimanente però non è infinito, abbiamo a disposizione altri due mesi.
Se, invece sono io a congelare un cibo appena acquistato, quando scade? Questo dipende molto dall’alimento, il pesce regge tra i 2 e i 4 mesi, le carni vanno dai 4 mesi di pollame e maiale, ai 9 massimo del manzo, ortaggi e verdura resistono fino ad un anno, come la frutta.
Esistono cibi che non scadono mai
Esistono alimenti che non scadono, nonostante abbiano impressa una data per legge. Tra questi troviamo il the, che al massimo può perdere un po’ del suo aroma ma è sempre bevibile. Il cioccolato fondente, puro senza aggiunte di latte o frutta secca, se ben conservato, può essere mangiato anche anni dopo la data di scadenza. Un altro immortale è il miele, essendo ricco di proprietà antibiotiche naturali praticamente non scade mai. Basti pensare agli scienziati che hanno assaggiato il miele ritrovato agli Scavi di Pompei…Anche lo zucchero non può scadere, è un alimento di cui i batteri non si nutrono, quindi non lo attaccano e non si deteriora. La stessa spiegazione vale anche per il sale, usato da secoli proprio per la conservazione degli alimenti. Altro conservate naturale che non scade mai è l’aceto.