Negli ultimi anni, quando si parla di nutrizione, si sente sempre più spesso nimonare la parola superfood. Ma cosa sono realmente questi superfood? Diciamo che questa parola è un’invenzione di marketing per segnalare dei cibi che avrebbero particolari valori nutrizionali, per cui sarebbero da preferire ad altri, soprattutto quando si hanno regimi di restrizione alimentare dovuti a diete dimagranti o diete vegetariane e vegane.
Di quali cibi parliamo quando scriviamo la parola superfood?
Nella lista di questi presunti super alimenti dalle proprietà uniche rientrano: bacche di goji, ginseng, guaranà, mirtillo rosso, semi di chia, curcuma, zenzero, alga spirulina, caffè verde, the macha e melograno. la lista sarebbe ancora lunga, ma soffermiamoci sugli alimenti più conosciuti e più reperibili.
Ma i superfood sono davvero cibi miracolosi?
Nessuno studio attesta particolari proprietà riscontrate nei cibi che vanno sotto l’etichetta di Superfood. Questo dato è importante per capire quanto il marketing influenzi l’acquisto di un cibo, piuttosto che un altro, a parità di valori nutrizionali. Se un alimento è particolarmento ricco di antiossidanti, non significa che non ci farà invecchiare comunque.
Proprio a sancire l’arbitrarietà della definizione di superfood, la “Food and Drug Administration degli Stati Uniti” e il “Dipartimento dell’Agricoltura o l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare” non hanno mai definito i superfood in maniera uffciale. In oltre, il “Cancer Research UK”, si è preso la briga di spiegare che nessun cibo può prevenire o curare la malattia.
Nell’Unione Europea, a partire dal 2007, è vietato scrivere la dicitura “Healt Claims” sulle confezioni dei presunti superfood, senza avere a supporto studi scentifici che lo dimostrino.

Il fatturato delle aziende è cresciuto grazie all’utilizzo di questa definizione
Parlare di superfood ha solo fatto crescere il fatturato delle aziende che ne producono. Un paio di esempi, giusto per capire come una scelta di marketing abbia influenzato le colture, le vendite e i fatturati delle aziende. Nel periodo compreso tra il 2005 e il 2007, i prodotti a base di melograno sono cresciuti del 400%. In due anni sono espolosi, rispetto ai sei anni precedenti. Quanti di voi sanno cosa è il noni? Ebbene, una società, la “Thaitian Noni” ha fatturato miliardi tra il 1996 e il 2006, vendendo succo di noni, consigliato, ai tempi come superfood.