Le uova sono alimenti delicati che richiedono un’attenta conservazione per evitare rischi sanitari e, quindi, alla salute di chi le consuma. Alcune credenze comuni sulle uova sono in realtà falsi miti, come quello riguardante il puntino rosso sul tuorlo. In questo caso è la scienza che ci viene in aiuto, spiegandoci perché si forma questo punto rosso.
Cos’è il puntino rosso nell’uovo
Contrariamente a quanto molti pensano, questo segno non indica affatto che l’uovo sia fecondato. In realtà, il puntino rosso è causato dalla rottura di un vaso sanguigno della gallina durante la formazione del tuorlo ed è dovuto alla fragilità dei vasi sanguigni dell’animale stesso.
Quando le uova sono da buttare
Questo puntino è del tutto innocuo e non altera né il gusto né le proprietà dell’uovo. Questo vuol dire che non c’è alcun motivo di preoccuparsi se lo si trova quando andiamo ad aprire un uovo. Tuttavia, ci sono altri segnali a cui è meglio prestare attenzione per garantire la sicurezza delle uova che andremo a cucinare e a mangiare. Prima di tutto, è importante l’odore: un odore forte e sgradevole indica che l’uovo non è più buono. Bisogna inoltre verificare che il guscio sia integro, senza crepe: l’eventuale presenza di rotture del guscio può essere, infatti, molto pericolosa.
Che significa quando si rompe il rosso dell’uovo
È sconsigliato consumare uova con albume liquido e tuorlo schiacciato: si tratta di sintomi di una cattiva conservazione del prodotto durante una delle varie fasi, dalla raccolta alla vendita al cliente finale. Anche la data di scadenza è fondamentale: le uova fresche conservate in frigorifero durano a lungo, ma è essenziale acquistarle da venditori affidabili e certificati. Anche per questo motivo molti preferiscono acquistare uova biologiche o da galline allevate a terra, in quanto provenienti da filiere controllate, o direttamente dagli allevatori, al fine di poter fare affidamento su una maggiore sicurezza della genuinità del prodotto.
