La pizza al formaggio è un piatto regionale, consumato principalmente, o addirittura quasi esclusivamente, durante il periodo di Pasqua. Con la sua forma simile a un panettone, dal colore giallo intenso e dall’aroma pronunciato di formaggio, questa prelibatezza ha le sue radici nel cuore dell’Italia.
Che si mangia il giorno di Pasqua
Principalmente diffusa nelle Marche, ma anche prodotta in diverse zone dell’Umbria, dell’Abruzzo e del Lazio. La pizza al formaggio è immancabile sulle tavole durante le festività pasquali. Solitamente servita con salumi e formaggi, sia come antipasto che nelle merende pomeridiane, viene preparata sia nelle case che nei forni, laboratori e ristoranti della zona.
Chi ha inventato la pizza al formaggio
Le radici di questo lievitato di origine marchigiana affondano nel Medioevo. La leggenda narra che furono le monache di Santa Maria Maddalena di Serra de’ Conti, un piccolo paese in provincia di Ancona, a realizzare la sua ricetta. Originariamente pensata come una torta salata, nel corso dei secoli ha assunto le caratteristiche che conosciamo oggi. Inizialmente chiamata ‘crescia di Pasqua’ per la sua capacità di lievitare, oggi è conosciuta con diversi nomi nel territorio marchigiano, tra cui crescia, torta di Pasqua, pizza pasquale e pizza al formaggio, quest’ultimo il nome più diffuso.
Riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale Italiano (PAT), secondo la tradizione religiosa questa pizza dovrebbe essere preparata tra il giovedì e il Venerdì Santo e consumata esclusivamente il giorno di Pasqua. Tuttavia, questa usanza non è più rigorosamente seguita oggi, poiché la pizza al formaggio inizia ad apparire nei forni e ristoranti già nelle settimane precedenti la festività religiosa.
Quale formaggio si usa per la pizza
La pizza al formaggio è una ricetta semplice, ma piena di sfide. Preparata con uova fresche, olio d’oliva e, naturalmente, una generosa quantità di pecorino romano, parmigiano e pepe, è un piatto ricco di sapore. Il principale ostacolo nella preparazione è la consistente quantità di formaggio, che rende la lavorazione dell’impasto difficoltosa. I marchigiani sono abituati a una consistenza friabile e difficile da deglutire poiché è così che è stata sempre preparata nelle loro case. Oggi però si tende a rendere l’impasto più morbido e meno secco. È importante però che la pizza al formaggio non risulti come un semplice panettone gastronomico, altrimenti si perderebbe l’essenza del formaggio. La corretta salatura del pecorino e del parmigiano, e quindi la giusta stagionatura, sono cruciali per ottenere il risultato finale sperato. Se si sbaglia il tipo di formaggio, si rischia seriamente di compromette l’intera pizza.












