Home » Il litchi, il frutto che “dona l’allegria del vivere”
Il litchi, un piccolo frutto con guscio ruvido e polpa dolciastro, sta guadagnando popolarità nelle tavole di tutta Italia, nonostante le sue radici risalgano a oltre 4000 anni in Cina. Appartenente alla famiglia delle Sapindaceae, il litchi si diffonde non solo in Cina ma anche in tutto il Sud-Est asiatico. Il nome stesso, “lee-chee”, tradotto come “donatore dell’allegria del vivere”, riflette la gioia che questo frutto porta.
Proveniente da alberi tropicali di notevoli dimensioni, la coltivazione del litchi risale all’anno 1059, e nonostante la sua origine cinese, tentativi di coltivazione sono stati fatti anche in Italia, concentrati soprattutto nelle regioni meridionali come Sicilia, Calabria e Sardegna. Tuttavia, i principali produttori rimangono i Paesi del Sud-Est asiatico, insieme a Sudafrica, Brasile, Stati Uniti e Australia.
I litchi sono ricchi di vitamina C, appartenendo al VII gruppo alimentare fondamentale, insieme ad arance, limoni e kiwi. Una porzione di circa 150 grammi di litchi soddisfa il fabbisogno quotidiano di vitamina C. Contengono anche zuccheri solubili, acqua, antiossidanti e potassio, favorendo la salute cardiovascolare.
Oltre a beneficiare la salute cardiovascolare, i litchi possono essere alleati contro il sovrappeso e le patologie metaboliche, non causando iperglicemia e non avendo controindicazioni per l’ipertensione. Sono particolarmente indicati per gli sportivi, grazie al loro contenuto di acqua e potassio.
Tuttavia, è importante consumare i litchi con moderazione, specialmente per chi soffre di diabete mellito di tipo 1. Studi sono stati condotti anche sui potenziali effetti collaterali di questi frutti, legati alle sostanze ipoglicemizzanti presenti nei semi e, in misura minore, nella polpa. Pertanto, si consiglia di limitare il consumo, specialmente nei bambini, preferibilmente dopo i pasti per evitare impatti sui livelli di glucosio nel sangue.
I litchi sono comunemente consumati a fine pasto, con un sapore dolce e floreale. Per gustarli, è necessario rimuovere la buccia rugosa per accedere alla polpa commestibile. Possono essere utilizzati nella produzione di gelati o sorbetti, ma la loro freschezza è apprezzata al massimo, sottolineando così le loro proprietà nutrizionali e benefici per la salute.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture

© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture