Le settimane che precedono il Natale richiamano tradizioni antiche e uniche, legate a rituali che resistono nel tempo, immutati per secoli. Uno di questi tesori è il pampepato, noto anche come panpepato o pampapato. È un dolce senza lievitazione, composto da una miscela di frutta secca, cacao e soprattutto spezie, rendendolo prezioso sin dai tempi del Medioevo. Esplorando le rotte dei mercanti orientali e le maestose corti rinascimentali, possiamo ripercorrere la sua storia e scoprire le varianti regionali.

Le origini del pampepato
Il pampepato, dolce natalizio del centro Italia, si suddivide in diverse famiglie regionali, ognuna con radici salde e condivise. Il nome stesso suggerisce l’influenza di spezie e aromi orientali portati dai mercanti, denominati genericamente “pepi”. Queste spezie, apprezzate si per il loro impatto sulle pietanze pregiate sia per presunti benefici sulla salute, erano utilizzate ampiamente nelle preparazioni salate che dolci sin dai tempi dell’Antica Roma.
Le regioni centrali dell’Italia sono state influenzate dalla dominazione araba al Sud. Questa ha introdotto la frutta candita, in particolare agrumi, come ingrediente fondamentale nella ricetta del pampepato. Gli ingredienti principali includono noci, nocciole, mandorle, miele, uva passa, agrumi canditi, cannella, noce moscata, pepe, e successivamente cacao e cioccolato, quest’ultimo giunto in seguito alla scoperta dell’America.
Le varianti del dolce
Le varianti regionali del pampepato includono la versione senese, che ha radici che risalgono al 1205, quando le monache del monastero di Montecelso ricevevano pani dolci descritti come “panes piperatos et melatos”, con miele e pepe. La variante ferrarese, ottenuta con il marchio IGP nel 2015, ha origini monastiche e fu preparata nel XVI secolo dalle suore del convento Corpus Domini come pane speziato per gli alti prelati. La versione di Anagni nel Lazio, anch’essa di derivazione monastica, presenta noci, mandorle, nocciole, pinoli, cioccolato, scorza di arancia candita, uvetta e mosto cotto. Terni, città di San Valentino, ha la sua variante di pampepato con abbondanti spezie, caffè e liquore, preparata tradizionalmente l’8 dicembre.
La storia e la diversità di queste preparazioni saranno celebrate nel festival Sweet Pampepato, la cui prima edizione è programmata a Terni tra il 28 e il 30 novembre 2024. L’evento offrirà assaggi da artigiani locali, showcooking e degustazioni guidate, rappresentando un’opportunità unica per immergersi nella tradizione di questo delizioso dolce natalizio.