L’Accademia di formazione ed educazione professionale al vino del Consorzio Chianti quindi torna in Messico con la seconda sessione di lezioni correlata all’esame finale.
La prima seduta di test metterà alla prova la preparazione degli studenti che hanno iniziato il corso dallo scorso marzo: faranno la differenza storia, tecnica e tanta cultura generale. Quindi, una seconda prova legata al “blind tasting” di vini Chianti D.o.c.g. In questo caso l’esperienza maturata in ambito Chianti, con l’assaggio di oltre trenta etichette proposte durante il corso, tornerà utile ai candidati per poter riconoscere i vini di altra origine o denominazione.
Coloro che avranno correttamente riconosciuto i vini potranno accedere ad una prova finale: serviranno capacità degustativa, esposizione orale e abbinamento per ottenere la menzione speciale di “Chianti Wine Expert”.
Secondo i dati dell’Accademia, sono oltre mille i diplomati in tutto il mondo, dalla Cina al Sud America, e crescono ogni anno.

Quali sono le caratteristiche principali del vino Chianti?
Il Chianti è un vino rosso italiano prodotto principalmente nella regione Toscana. Le sue caratteristiche principali includono un colore rosso rubino, un aroma intenso con note di ciliegia, frutti di bosco, violetta e talvolta spezie. Al palato, il Chianti è tipicamente secco, con un buon equilibrio tra acidità e tannini, e una persistenza piacevole. Il vitigno principale utilizzato per il Chianti è il Sangiovese, che deve costituire almeno il 70% della miscela, mentre il restante 30% può includere altri vitigni come Canaiolo, Colorino e, in misura minore, Merlot e Cabernet Sauvignon.
Qual è la differenza tra Chianti e Chianti Classico?
Il Chianti Classico è una sottozona del Chianti che si trova tra le città di Firenze e Siena. La differenza principale tra Chianti e Chianti Classico risiede nella zona di produzione e nei requisiti di vinificazione. Il Chianti Classico deve provenire esclusivamente dalla zona delimitata del Chianti Classico, mentre il Chianti può essere prodotto in diverse sottozone della regione Chianti. Inoltre, il Chianti Classico ha requisiti più stringenti: deve contenere almeno l’80% di Sangiovese e può essere affinato per un periodo più lungo rispetto al Chianti standard. Il Chianti Classico viene anche identificato da un marchio specifico, il “Gallo Nero”, che è presente sull’etichetta.
Quali sono i migliori abbinamenti gastronomici per il vino Chianti?
Il vino Chianti si abbina perfettamente a una vasta gamma di piatti grazie alla sua acidità e ai tannini equilibrati. Tra i migliori abbinamenti ci sono i piatti della cucina toscana come la bistecca alla fiorentina, pasta con ragù di carne, ribollita e pappardelle al cinghiale. Si sposa bene anche con salumi e formaggi stagionati, pizze con ingredienti ricchi come salsiccia e funghi, e piatti a base di pomodoro. Il Chianti può essere anche un ottimo accompagnamento per grigliate di carne e verdure, esaltando i sapori affumicati e caramellizzati.