Il Comitato scientifico si è insediato presso la sede del Contas, il Consorzio di tutela dell’Agnello IGP, con l’obiettivo di redigere il disciplinare di produzione necessario per ottenere il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) dalla Commissione Europea. Questo riconoscimento è essenziale per garantire la qualità, la tracciabilità e l’origine del porcetto sardo.
Il Comitato promotore è composto da allevatori, macellatori e trasformatori che rappresentano le principali associazioni agricole, tra cui Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. La presidenza è affidata a Giorgio Demurtas di Coldiretti Cagliari, con Francesca Manca di Confagricoltura come vice. Il Comitato Scientifico, coordinato da Alessandro Mazzette, direttore del Contas, include, tra gli altri, esperti del Ministero dell’Agricoltura, ricercatori di Agris Sardegna e rappresentanti dell’Università di Sassari e di Cagliari.
L’obiettivo primario è sviluppare una filiera produttiva solida, che protegga la produzione locale dalle importazioni incontrollate e crei opportunità per gli allevatori sardi. Il Consorzio futuro avrà il compito di garantire la tracciabilità dei suinetti destinati al mercato, promuovendo anche la formazione degli operatori del settore.
Gianni Battacone, docente di suinicoltura dell’Università di Sassari, ha sottolineato l’importanza della IGP per il settore suinicolo regionale: “Con il porcetto sardo riconosciuto da un marchio che ne garantisce l’origine, si spera di costruire una filiera produttiva con importanti sbocchi commerciali, rafforzando così l’economia locale e valorizzando la cultura tradizionale sarda”.
Come si dice porcetto in sardo?
Il porceddu, noto anche come porcheddu, è un piatto tradizionale della cucina sarda. Spesso italianizzato come porcetto, è talvolta classificato in italiano come suinetto da latte sardo, suinetto sardo, porchetto sardo o maialetto sardo. Si tratta di un secondo piatto che rappresenta una delle specialità più tipiche e rinomate della Sardegna, generalmente a base di giovane maiale arrostito allo spiedo o cotto al forno, che viene apprezzato per il suo gusto ricco e saporito.
Quanto deve pesare il maialino sardo?
Il maialino sardo, conosciuto anche come “porceddu” o “porchetto”, è tradizionalmente un giovane suinetto di latte. In genere, il peso del maialino sardo varia tra i 4 e i 7 chilogrammi. Questo peso consente di ottenere un maialino tenero, con carne morbida e saporita, che è l’ideale per la cottura tradizionale allo spiedo o al forno.
Quando si mangia il porceddu?
Il porceddu, o porchetto sardo, è un piatto tradizionale che si consuma in diverse occasioni speciali e feste in Sardegna. Ecco alcuni dei momenti in cui è più comune mangiarlo:
- Feste Tradizionali e Sagre: Durante le sagre locali e le celebrazioni tradizionali, il porceddu è spesso il piatto principale, attirando sia i locali che i turisti.
- Matrimoni e occasioni familiari: Il porceddu è servito frequentemente ai matrimoni sardi e ad altri eventi familiari importanti, come anniversari e compleanni.
- Feste religiose: Le festività religiose, come la Pasqua e il Natale, spesso includono il porceddu nei banchetti.
- Riunioni con amici: Anche durante i picnic o le grandi riunioni estive con amici e parenti, il porceddu può essere il centro dell’attenzione.
In generale, è un piatto associato a celebrazioni, convivialità e momenti di gioia, che unisce le persone intorno a un pasto tradizionale e delizioso.












