Home » L’assassina, gli spaghetti di Lolita Lobosco
Le serie tv dettano la linea anche nel campo del food.
Così, dopo anni nel dimenticatoio, grazie alla poliziotta Lolita Lobosco ha ripreso vita, oltre il confine della regione, uno dei piatti della tradizione barese per eccellenza: gli spaghetti all’assassina.
Il nome da solo è già tutto un programma! Si chiamano così perché sono piccantissimi? O perché chi li mangia muore dal piacere di questo gusto?
La risposta certa non si sa, ma si sa che in ogni menù dei ristoranti del capoluogo pugliese questa pietanza è rientrata dalla porta principale.
La preparazione è a prima vista molto semplice, i più si stanno chiedendo cosa ha di speciale questo spaghetto al pomodoro.
La risposta sta tutta nella realizzazione.
La pasta, infatti, non viene cotta nell’acqua bollente come di consueto, ma deve essere cucinata direttamente in padella in una salsa fatta con aglio e peperoncino.
Per garantire l’autenticità della ricetta è nata una Accademia dello Spaghetto all’assassina che ha ribadito i principi della ricetta.
Partiamo dalla pasta: devono essere spaghetti. Non sono ammessi altri formati.
La pasta deve essere di un genere con poco amido.
La cottura deve essere a fiamma altissima, e deve restare così fino alla fine della cottura.
At last but not least, la padella deve essere assolutamente quella indicata dagli esperti.
Di ferro, nera e possibilmente pulita sempre e solo con la carta e non con spugna e detersivo.
Ma va benissimo anche una semplice antiaderente.
La prima cosa da fare è un brodo fatto con tubetto intero di concentrato di pomodoro e sale. Nel frattempo, in padella, far rosolare aglio, olio e abbondante peperoncino.
Alla fine, unire le due preparazioni in padella e unire gli spaghetti crudi.
Con un forchettone di legno girarli continuamente come se fosse un risotto, aggiungendo brodo se si attaccano troppo.
La ricetta sarà pronta quando gli spaghetti sono cotti e il sugo sarà diventato di un bel colore scuro.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture

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