Home » Spreco alimentare in Italia: uno su tre getta via il cibo ancora buono
Ogni anno, enormi quantità di cibo finiscono inutilmente nei rifiuti. Secondo Eurostat, il 54% dello spreco alimentare europeo si verifica a livello domestico, e in Italia il 10% è imputabile a una cattiva interpretazione delle etichette alimentari. La distinzione tra “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro” rimane spesso fraintesa: la prima garantisce la sicurezza alimentare, mentre la seconda indica solo il termine di qualità ottimale. Comprendere questa differenza può ridurre lo spreco e far consumare responsabilmente.
Too Good To Go, attraverso un sondaggio condotto con Opinium, evidenzia come molti italiani conoscano il significato delle etichette, ma non traducano questa consapevolezza in azioni concrete. Ad esempio, sebbene l’81% degli italiani dichiari di comprendere la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”, il 30% continua a buttare il cibo scaduto oltre tale data senza verificarne lo stato. Un dato significativo riguarda la Generazione Z, che si conferma la più sprecona (42%), mentre i Millennials si dimostrano più virtuosi e propensi a usare i sensi per valutare i prodotti.
Dal 2021, Too Good To Go promuove l’iniziativa “Etichetta Consapevole” in collaborazione con grandi marchi come Unilever e Nestlé. L’obiettivo è invitare i consumatori a osservare, annusare e assaggiare gli alimenti oltre la data di preferibile consumo, per valutarne la qualità. Ad oggi, l’etichetta è presente su oltre 300 referenze di 47 brand italiani e stampata su 390 milioni di confezioni. In 15 Paesi, questa innovazione ha coinvolto oltre 6 miliardi di prodotti, guidando verso scelte più sostenibili.
Secondo Too Good To Go, sensibilizzare i consumatori è essenziale per combattere lo spreco. In Italia, più di un terzo degli intervistati conosce l’iniziativa “Etichetta Consapevole” e la considera un aiuto concreto. Come sottolinea Mirco Cerisola, Country Director di Too Good To Go Italia, è fondamentale cambiare abitudini di consumo e fidarsi maggiormente dei propri sensi. L’obiettivo? Ridurre lo spreco alimentare e contribuire a un futuro più sostenibile per il pianeta.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture