Home » Conserve alimentari, attenzione al botulino
Estate è anche tempo di conserve fatte in casa, da preparare e da mangiare abbinate a una buona insalata.
Ma, attenzione, prima di mettere in tavola quelle buonissime melenzane o i peperoni meglio informarsi prima su un microrganismo che potrebbe essersi annidato nel barattolo e potrebbe essere molto pericoloso.
Il botulino, questo il suo nome è un microrganismo anaerobio che provoca una delle più serie tossinfezioni provocate dal cibo, il botulismo.
Affinché si possa riconoscere se siamo in presenza di un alimento contaminato, ci sono particolari cui fare attenzione.
Eventuali segni di presenza di botulino possono essere: un barattolo il coperchio metallico rigonfio, la presenza di bollicine sul cibo, l’uscita di gas o liquido all’apertura, l’odore sgradito di burro avariato e in generale un aspetto strano. In tutte queste situazioni, non bisogna assolutamente mangiare il prodotto e, se i segnali sono evidenti dall’esterno, evitare anche di aprire il barattolo.
L’intossicazione si cura rivolgendosi prima possibile alle cure dei medici che di solito trattano l’intossicazione con alte dosi di penicillina.
I sintomi più comuni del botulinismo sono i disturbi alla vista, come vedere doppio e avere la visione offuscata, un forte affaticamento, l’abbassamento della palpebra superiore e di tenere gli occhi aperti, la difficoltà a deglutire e parlare, la sensazione di secchezza alla bocca, debolezza muscolare soprattutto nella parte alta del corpo.
L’individuo colpito dal botulino manifesta la cosiddetta “triade di sintomi” ma non perde mai conoscemza.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture

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