In Italia si fa un grande consumo di pasta e dunque, la sfida che in questi giorni è stata lanciata sul mercato, in maniera ufficiale, è quella di far conoscere la pasta con farina di grillo. In molti restano un po’ basiti alla sola idea, altri sono curiosi di capire che sapore e che consistenza abbia. Chi l’ha assaggiata non ne è rimasto deluso. Certo, è differente dalla pasta di semola di grano duro a cui siamo abituati ma non ha per niente un cattivo sapore, anzi, e ha la consistenza della pasta integrale.
Che caratteristiche ha la pasta con farina di grillo
Alla vista, la pasta con farina di grillo sembra una pasta integrale. Infatti è scura e un po’ grezza. La consistenza, invece, è più simile alla pasta di grano saraceno, come i pizzoccheri. Il gusto? Beh, non temetelo, perché il sapore è interessante, con sentori di frutta secca, tipo la nocciola. Mi verrebbe da dire che ha un sapore autunnale.
Pasta con un elevato apporto proteico
La pasta realizzata con farina di grillo, inoltre, dà all’organismo un’elevato apporto proteico. Infatti, il 22% del prodotto è formato da proteine. Proprio grazie al suo contenuto elevato di proteine, insieme all’importante apporto di fibre, è una pasta che dà maggiore sazietà.
Si tratta di una pasta sostenibile? Si e no
Secondo la Fao, gli allevamenti intensivi di animali producono il 14% delle emissioni di CO2. Invece, con l’allevamento degli insetti la percentuale di impatto cala drasticamente. Va considerato poi che i grilli non hanno scarti e si nutrono di avanzi di altre coltivazioni. Però, al momento, la farina di grillo che arriva in Italia proviene o dall’Olanda, dove il clima non è adatto alla vita dei grilli e, dunque gli ambienti devono essere adeguati, innalzando costi e consumi, o dal Vietnam. In questo caso l’ambiente è confacente ma deve essere trasportata dal Paese di allevamento a quello di produzione. Inoltre, il costo è proibitivo per le famiglie, basti pensare che una confezione da 250 grammi costa circa 3,40 euro.
