Dove si svolge il Macfrut 2024
Macfrut 2024, la fiera internazionale dell’ortofrutta, a Rimini dall’8 al 10 maggio, si apre con un’edizione ricca di novità e spunti di riflessione. Oltre 1400 espositori da tutto il mondo presenteranno le ultime tendenze del settore, mentre convegni e seminari approfondiranno le sfide e le opportunità per l’ortofrutta italiana. Tra i temi principali, l’impatto della guerra in Ucraina sui mercati internazionali, l’aumento dei costi di trasporto e la ricerca di nuovi sbocchi commerciali.
Quali sono i dati del settore ortofrutta in Italia
L’ortofrutta rappresenta un settore strategico per l’economia italiana, con un valore di oltre 16 miliardi di euro nella fase agricola e di circa 50 miliardi sull’intera filiera. In Italia fanno parte del comparto circa 300mila aziende, con 1,3 milioni di ettari per una produzione di circa 24 milioni di tonnellate di frutta e verdura. Le esportazioni di ortofrutta fresca e conserve nel 2023 hanno raggiunto quota 11,6 miliardi di euro, di cui 5,7 derivanti dai prodotti freschi. Va però detto che il blocco dei traffici sul Mar Rosso ha quasi dimezzato le esportazioni di frutta e verdura italiane in Asia a gennaio 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Chi partecipa all’inaugurazione del Macfrut
Macfrut 2024 si presenta come un’importante occasione per il settore ortofrutticolo italiano per confrontarsi sulle sfide attuali e individuare nuove strategie di sviluppo. L’inaugurazione del salone, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, e del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, precede un convegno allo stand Ismea/Masaf incentrato sulle “Priorità del mondo agricolo nella nuova Europa”. Presenti anche Donato Pentassuglia, assessore Agricoltura Regione Puglia e Renzo Piraccini, presidente di Macfrut. Tra i relatori il presidente di Cia, Cristiano Fini, con Massimiliano Giansanti presidente Confagricoltura, ed Ettore Prandini a capo di Coldiretti. Intervengono poi il presidente di Ismea, Livio Proietti, e il presidente di Agenzia Ice, Matteo Zoppas.
Cosa ha detto il ministro Lollobrigida al Macfrut
Ha chiuso il convegno di apertura il ministro Lollobrigida: “Gli imprenditori di questo settore sono coloro che hanno tenuto in piedi la percezione della qualità – dice il Ministro – che viene associata naturalmente all’Italia. Fiere straordinarie come questa mi danno la possibilità di incontrare centinaia di imprenditori, che con la ricerca, l’innovazione e la garanzia di qualità dei propri prodotti si mostrano al mondo. E si presentano non solo alle nazioni più ricche, che possono acquistare beni di pregio, ma anche a quelle più povere che vogliono sviluppare qualcosa che assomiglia al nostro modo di alimentarci, di produrre e di vivere. Qui, a Macfrut c’è una vocazione che anticipa la visione più generale del Piano Mattei”.
Quali sono le novità del Macfrut 2024
La 41esima edizione di Macfrut si conferma come un evento internazionale, con oltre il 40% degli espositori provenienti da quattro continenti. Tra le novità, la presenza di numerosi Paesi africani, come Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Namibia e Togo. In Italia, l’ortofrutta coinvolge 300mila aziende, 1,3 milioni di ettari e genera una produzione di circa 24 milioni di tonnellate di frutta e verdura.
Quali sono i problemi attuali per l’ortufrutta italiana
L’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente, dovuto alla guerra in Ucraina, ha portato ad un aumento dei costi di trasporto del 659% (dati del Centro Studi Divulga) e ad un incremento dei tempi di percorrenza di 7-10 giorni. A risentirne maggiormente sono stati i prodotti più deperibili, come quelli dell’ortofrutta. Tra le produzioni più a rischio, i derivati del pomodoro (circa 270 milioni di euro all’anno), le mele (170 milioni di euro di vendite in Asia) e i kiwi. Oltre all’ortofrutta, anche altri settori agroalimentari, come la pasta, i prodotti da forno, i dolci e il vino, risentono delle difficoltà sui mercati internazionali. L’embargo russo ai prodotti ortofrutticoli italiani, in vigore da quasi dieci anni, rappresenta un’ulteriore sfida per il settore. Si stima che l’export in Russia potrebbe valere oggi intorno ai 100 milioni di euro.












