Ottobre è il mese in cui si svolge la sagra della polenta taragna, un piatto che delizia i palati. Questa particolare polenta viene preparata con latte intero di mucca, lavorato secondo la tradizione, per creare un formaggio così squisito da essere riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale della Lombardia. Questo formaggio peculiare è il Branzi della Latteria Sociale, l’ingrediente principe della polenta taragna che affascina i sensi dei commensali.
Alcuni preferiscono gustare la Taragna con uno spezzatino di carne di bufala o con una selezione di formaggi di bufala, altre specialità della zona. Nel menu si possono trovare anche altre prelibatezze come lo spezzatino con funghi, il brasato e i funghi trifolati. Questi sono solo alcuni dei piaceri culinari che la cucina della sagra di Spirano, a Bergamo, proporrà ai visitatori il 27, 28, 29 e 31 ottobre e l’1, 3, 4, 5, 10, 11 e 12 novembre.
L’origine del nome “taragna”
La polenta taragna ha un colore scuro e una consistenza densa ed è preparata con il grano saraceno, rendendola un piatto unico. Il nome “taragna” ha origine da “tarai”, un bastone utilizzato in passato per mescolare la polenta. Grazie a questo gesto, la polenta prende forma poco a poco nel paiolo. Più viene cotta, più diventa digeribile, ma questo è un segreto noto alle cuoche esperte che, con pazienza, preparano uno dei piatti storici della tradizione locale. Questa delizia sarà servita nella nuova e moderna location a Spirano dal 27 ottobre al 12 novembre. Il ristorante sarà aperto ogni sera a partire dalle 19:00 e anche a pranzo nei giorni festivi e il sabato, dalle 12:00. Per garantire un servizio ottimale, è consigliabile prenotare. Inoltre, è possibile usufruire del servizio d’asporto, con ritiro dalle 19:00 alle 19:30 per la cena e dalle 11:00 alle 12:00 per il pranzo.

Le novità di quest’anno
Quest’anno ci sono alcune novità: la sagra della polenta taragna si terrà presso il Palaspirà, una struttura moderna e accogliente situata nel borgo di Spirano, nella pianura bergamasca, a pochi chilometri da Bergamo. Spirano, come Cologno al Serio ed Urgnano, sono piccoli borghi che meritano sicuramente una visita, prima o dopo aver gustato la polenta. Il centro di Spirano è caratterizzato dallo Stallazzo, una struttura composta da una corte circondata da edifici che in passato ospitavano le stalle e le abitazioni dei coloni della Misericordia Maggiore di Bergamo.
Un’altra attrazione da non perdere è la cappella campestre dei Morti dell’Arca, risalente alla prima metà del XIX secolo. Attorno a questa chiesetta, la tradizione popolare ha sviluppato una leggenda che narra di un’arca di pietra che in passato veniva utilizzata come sepoltura. Dopo un periodo di abbandono, l’arca venne ritrovata da un contadino che la portò a casa per usarla come abbeveratoio per le sue bestie. Ma misteriosamente tornò al suo luogo d’origine ogni volta che veniva spostata.