Le ciliegie sono frutti irresistibili, famose per la loro dolcezza e popolarità da metà maggio a fine giugno, con alcune varietà disponibili fino a luglio. La loro presenza sulle nostre tavole è sinonimo di estate alle porte. In Italia, dove si coltivano circa 200-300 delle 1500 varietà esistenti nel mondo, le ciliegie hanno una lunga storia e un significato culturale, essendo sacre ad Afrodite nella mitologia greca.
Quali sono le ciliegie più dolci
Le ciliegie dolci derivano dal Prunus avium e si dividono in tenerine e duracine. Le tenerine sono più morbide e di colore rosso scuro, mentre le duracine, più dure e chiare, includono varietà come il Graffione di Pecetto e il nero di Vignola. Le ciliegie acide, come amarene, marasche e visciole, provengono dal Prunus cerasus. Le amarene sono ovali e rosso chiaro, usate fresche o per sciroppi e confetture. Le marasche, più scure e acide, sono utilizzate per il liquore Maraschino, mentre le visciole sono versatili in cucina.
Qual è la migliore varietà di ciliegie
Le principali regioni produttrici in Italia includono Puglia, Campania, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna. Una delle prime varietà disponibili a maggio è la Ferrovia, nota per il suo colore rosso acceso e polpa soda, originaria della Puglia. Altre varietà famose del Sud sono Burlat, Del Monte e Dell’Etna. La Regina, piccola e succosa, è una varietà tardiva che matura tra giugno e luglio.
Al Nord, la Ciliegia di Lari, fresca di riconoscimento IGP, è celebrata nella Sagra delle Ciliegie in Toscana. L’Emilia Romagna festeggia la Ciliegia di Vignola IGP con stand di produttori locali. In Lombardia, la Ciliegia di Ceresara e la Ciliegia di Bagnaria nell’Oltrepò pavese sono rinomate. In Piemonte, il Graffione Bianco è tipico della Val di Susa. Il Trentino, grazie alla sua altitudine, produce varietà come Kordia e Regina anche in estate.
Dove sono le ciliegie più buone d’Italia
Le visciole, ciliegie selvatiche e acidule, sono popolari nelle Marche, dove vengono conservate in diversi modi. Una preparazione tradizionale è quella delle “Visciole al sole,” conservate in vasi di vetro con zucchero e lasciate al sole fino a formare uno sciroppo. Questo sciroppo viene utilizzato per guarnire dolci e preparare il vino di visciole, una specialità marchigiana ottenuta mescolando visciole con vino rosso. Il vino di visciole ha un gusto dolce e leggermente aspro, perfetto con cioccolato, dessert e formaggi. Le visciole sono anche utilizzate in piatti salati, come il manzo laccato alle visciole, che combina carne cotta con visciole sciroppate, zucchero e ginepro per un risultato delizioso e unico.












