Home » Cattiva alimentazione: costa 8.100 miliardi di dollari l’anno
La FAO sottolinea come il 70% dei costi nascosti dei sistemi agroalimentari mondiali sia associato a malattie non trasmissibili derivanti da cattive abitudini alimentari. Malattie cardiovascolari, ictus e diabete sono tra i principali mali legati a una dieta povera di cereali integrali, frutta e verdura, con un consumo eccessivo di sodio e carni processate. Tali malattie costano annualmente miliardi in cure e rappresentano un onere finanziario superiore ai costi generati dal degrado ambientale e dalle disuguaglianze sociali.
Oltre ai danni diretti sulla salute, la FAO ha evidenziato come i sistemi agroalimentari impattino negativamente anche sull’ambiente. Le pratiche agricole non sostenibili contribuiscono alle emissioni di gas serra, al ruscellamento di azoto e all’inquinamento idrico. Nei Paesi con sistemi agricoli in fase di diversificazione, i costi ambientali possono raggiungere i 720 miliardi di dollari. Gli impatti negativi sono elevati anche nei sistemi industriali e in quelli formali, mentre i Paesi in crisi affrontano i costi ambientali più alti in rapporto al loro Pil, raggiungendo fino al 20%.
La FAO suggerisce una trasformazione dei sistemi agroalimentari, passando dal calcolo tradizionale del PIL alla “contabilità dei costi effettivi”, che consideri i costi nascosti. Si tratta di un tipo di trasformazione che richiede il superamento delle divisioni settoriali, l’allineamento delle politiche sanitarie, agricole e ambientali, e la garanzia che costi e benefici siano equamente suddivisi tra tutte le parti interessate. Questo cambiamento permetterebbe di fare scelte più consapevoli, riconoscendo il valore dei sistemi agroalimentari per la sicurezza alimentare e la biodiversità. Per realizzare questa visione è necessaria una collaborazione tra produttori, imprese, governi e consumatori, con politiche che uniscano agricoltura, sanità e ambiente. Solo un’azione collettiva e integrata potrà ridurre gli impatti negativi della cattiva alimentazione, sostituirla con un’alimentazione sana e costruire un futuro sostenibile.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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