Home » La celiachia potrà essere scoperta con un prelievo di sangue
La celiachia è una condizione in cui alcune proteine presenti nel glutine, chiamate prolamine, scatenano una reazione immunitaria anomala nel corpo, danneggiando i villi intestinali necessari per l’assorbimento dei nutrienti. Questo danneggiamento può portare a malnutrizione al punto che è necessario consumare pasti senza glutine per evitare problemi. Attualmente, la diagnosi definitiva di celiachia richiede una biopsia intestinale. Si tratta di un esame endoscopico che prevede il prelievo di campioni di tessuto per valutare lo stato dei villi. Tuttavia, in futuro, potrebbero essere utilizzate procedure meno invasive per diagnosticare questa condizione.
Un team di scienziati dell’Università di Salerno ha scoperto che una concentrazione molto elevata di anticorpi anti-transglutaminasi tissutale nel sangue dei pazienti può essere considerata un indicatore diagnostico valido per la celiachia. Questi anticorpi favoriscono la trasformazione di una proteina nella mucosa dell’intestino tenue, scatenando una risposta infiammatoria del sistema immunitario. Attualmente, la presenza di questi anticorpi nel sangue è già indicativa di una forte sospetto di celiachia, ma la diagnosi viene solitamente confermata tramite biopsia.
Nello studio condotto, 436 partecipanti tra i 18 e i 40 anni sono stati suddivisi in tre gruppi a seconda dei sintomi e delle storie familiari legate alla celiachia. Sono stati sottoposti a esami endoscopici e prelievi del sangue. Tra coloro che avevano concentrazioni elevate di anticorpi anti-transglutaminasi tissutale nel sangue, la maggior parte ha ottenuto una conferma positiva della celiachia attraverso la biopsia.
Le concentrazioni di questi anticorpi superiori a 5, 10 o 15 volte la norma sembrano essere un indicatore affidabile di celiachia. In particolare, concentrazioni di anticorpi 10 volte superiori al limite soglia potrebbero essere considerate un indicatore valido per una diagnosi certa e definitiva. Anche senza la necessità di esami endoscopici invasivi.
Questo approccio potrebbe rappresentare un passo avanti nella diagnosi della celiachia, rendendo il processo meno invasivo ed evitando la necessità di una biopsia intestinale in alcuni casi. Tuttavia, ulteriori ricerche e validazioni sono necessarie prima di implementare questo metodo diagnostico in modo ampio.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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