Home » Diplomazia a tavola: quando gli chef diventano ambasciatori
La diplomazia e la buona tavola sono da sempre strettamente legate. Al Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto una delegazione di chef internazionali, membri del prestigioso “Club des Chefs des Chefs”, sottolineando quanto la cucina possa contribuire alle relazioni tra i paesi. Gli chef, con il loro talento, rendono più calorosi e accoglienti gli incontri tra capi di Stato, giocando un ruolo fondamentale nella creazione di legami diplomatici attraverso la condivisione di piatti raffinati. Secondo il presidente Mattarella, gli chef aiutano in modo decisivo nelle relazioni diplomatiche, rendendo ogni incontro più accogliente. La cucina è, infatti, una forma d’arte che unisce e riflette la cultura di ogni paese, arricchendo le relazioni internazionali. Mattarella ha parlato dell’importanza dell’interazione culinaria globale, che oggi vede ogni paese influenzarsi reciprocamente, creando una rete di scambi culturali e orizzonti aperti. Il cibo diventa così una forma di comunicazione non verbale, capace di abbattere le barriere e di facilitare i dialoghi tra i leader mondiali.
Gilles Bragard, fondatore del “Club des Chefs des Chefs”, ha ribadito che il club nasce per omaggiare i grandi chef che operano dietro le quinte delle corti presidenziali e reali del mondo. Il loro compito non è solo quello di preparare piatti deliziosi, ma anche di promuovere i prodotti nazionali. La tavola di un capo di Stato diventa così la migliore vetrina per la cultura gastronomica del proprio paese, un’occasione per mostrare al mondo le eccellenze nazionali e per far incontrare diverse tradizioni culinarie in un contesto di dialogo e rispetto reciproco.
Quest’anno, il prestigioso club terrà la sua Assemblea Annuale in Italia, e sarà la Barilla ad ospitare l’evento nella sua sede a Parma. L’incontro sarà un viaggio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche italiane, con una particolare attenzione all’identità gastronomica del paese. Inoltre, la gastronomia è stata protagonista anche a Roma, dove il convegno “Nutrire l’incontro” ha celebrato l’importanza del cibo come strumento di comunicazione. In questo contesto, Ferran Adrià, celebre chef catalano, ha sostenuto la candidatura della cucina italiana come patrimonio dell’umanità UNESCO.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture

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