Home » Il maestro Brancaccio propone la pizza in più cotture
Quando si dice pizza si pensa subito al piatto che mette d’accordo tutti, grandi e piccini, vegetariani, vegani e carnivori. Il dibattito recente non è più sugli ingredienti e sugli impasti e la lievitazione ma sulla cottura della pizza. Cotta nel forno, preferibilmente a legna, o fritta? Il gusto sicuramente cambia. A Caserta, in Campania, la Pizzeria Luca Brancaccio ne propone ben tre di cotture.
L’obiettivo è giocare con le consistenze e gli aromi per creare qualcosa di nuovo ed appetitoso, pur nel solco della tradizione. Il disco di pasta può effettuare due o più passaggi tra forno, friggitrice e non solo. Nascono
Brancaccio offre nel proprio menù non una sola proposta ma una intera gamma di pizze in più cotture.
La golosa “Pa ‘Regin” in pochi mesi è diventata un grande classico ed è una pizza tra le più richieste nella pizzeria di Brancaccio. Si tratta della classica Parigina proposta nelle rosticcerie portata in pizzeria ed elaborata in doppia cottura:il disco di pasta è cotto prima in forno a legna a 380° e poi in forno elettrico a 300°, tagliato al centro e farcito con pomodoro San Marzano Dop arrostito, una dose abbondante di prosciutto cotto di maialetto paesano del Sannio, fior di latte, il tutto guarnito con basilico e scaglie di Grana Padano Dop.
La seconda proposta del menù in più cotture di Brancaccio è la verace “Pizzaiola” in 4 cotture: fritta a 180°, in forno a legna a 380°, in forno elettrico a 300° ed affumicata a 30°. La farcia è costituita da pomodoro San Marzano Dop arrostito in burro di Normandia e fermentato in foglia di limone, provola di Napoli, tarallo napoletano di Leopoldo sbriciolato, pepe affumicato al melo.
La terza pizza della gamma è la fresca “Giusy 3.0”, dedicata alla moglie di Luca. Anche questa è una pizza, come la “Pizzaiola”, è in 4 cotture (fritta a 180°, in forno a legna a 380°, in forno elettrico a 300° ed affumicata a 30°). La “Giusy 3.0” è farcita con quattro varietà di pomodoro, mozzarella di bufala, aglio di Nubia, origano del Matese, olio d’oliva evo Petrazzuoli e basilico.
Ma cosa hanno di diverso rispetto alle altre pizze? La pizza in più cottura di Luca Brancaccio offre una delicata croccantezza esterna contrapposta alla sofficità interna. Il sentore di fritto non è mai presente in maniera preponderante e l’aroma dell’affumicatura è un delicato tocco in più.
Dunque non resta che assaggiare per capire se è davvero questa la nuova frontiera del mondo della pizza.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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