L’acquisto di olio d’oliva richiede ora una maggiore attenzione da parte dei consumatori, a causa di problemi come l’eccessiva acidità, odori sgradevoli e bassa qualità che possono essere riscontrati in alcuni prodotti. Questa preoccupazione non è solo legata all’aumento dei prezzi negli ultimi anni, ma principalmente alla crescente presenza di prodotti contraffatti sul mercato.

I controlli
A gennaio, i Carabinieri dei Nas hanno effettuato sequestri in una cinquantina di ristoranti a Roma, scoprendo che dell’olio di semi veniva venduto come extravergine. Le frodi alimentari relative a questo prodotto, pilastro della dieta mediterranea, diventano sempre più comuni. Oltre ai controlli da parte delle forze dell’ordine, è essenziale che i consumatori stessi prestino maggiore attenzione durante gli acquisti per evitare di essere truffati. Sempre in Italia, i Carabinieri hanno ispezionato stabilimenti sospetti di olio nelle province di Sicilia e Toscana.
Un caso eclatante riguarda l’uso dell'”olio lampante”, originariamente destinato a scopi non alimentari, che è stato mischiato e spacciato come extravergine. Questo tipo di olio è caratterizzato da elevata acidità, sapore aspro e odore sgradevole. La frode è stata scoperta in un’operazione dell’Europol a dicembre 2023, che ha portato ad arresti in Spagna e sequestri di oltre 260.000 litri di prodotto adulterato.
Questi casi indicano un aumento delle frodi alimentari legate all’olio d’oliva, offrendo nuove opportunità di business ai truffatori. La contraffazione alimentare di questo alimento è in aumento a causa dell’inflazione dei prezzi, della ridotta produzione dovuta alla siccità estiva nel Mediterraneo e dell’aumento della domanda. I truffatori spesso miscelano olio d’oliva con alternative di qualità inferiore per offrire prezzi più competitivi. Questa pratica non solo danneggia la fiducia dei consumatori, ma costituisce anche un rischio per la salute pubblica.
Come controllare la qualità dell’olio
Per mascherare la frode, l’olio di semi viene colorato con clorofilla e carotenoidi per simulare le caratteristiche di quello d’oliva. I consumatori possono verificare l’autenticità controllando la data e il luogo del raccolto, utilizzando codici QR presenti sulle etichette o cercando sigilli di certificazione esterni. La tecnologia blockchain offre un ulteriore livello di tracciabilità, ma è fondamentale che i consumatori siano vigili, specialmente ora che i prezzi dell’olio d’oliva sono aumentati notevolmente. Un prezzo eccessivamente basso dovrebbe sollevare sospetti.