Home » La pasta e fagioli è la ricetta italiana più cercata al mondo
Con l’avvicinarsi del 31 dicembre, tradizione vuole che si elaborino liste e classifiche per fare il punto sui 12 mesi appena trascorsi. Tra le più celebri, spiccano la copertina del giornale Time dedicata alla “Persona dell’Anno” e le classifiche del New York Times. Un’ulteriore finestra sulle tendenze emergenti è offerta da Google. Il motore di ricerca tra i più conosciuti al mondo annualmente svela gli argomenti di maggiore tendenza per il nuovo anno, sia a livello globale che nei vari paesi del mondo, Italia compresa. Google Trends rivela, tra le diverse categorie analizzate, una particolare attenzione alle ricette. In particolare ha svelato quali piatti, ingredienti e cibi hanno catturato l’interesse degli utenti nel corso del 2023. Tra le sorprese della classifica globale si annovera la presenza di una ricetta italiana, la “pasta e fagioli”, mentre la prima posizione è occupata da un piatto della cucina coreana, testimonianza del crescente interesse globale verso questa cultura gastronomica.
Esaminando la classifica mondiale delle ricette più cercate, emerge uno scenario variegato. Dal decimo posto, con lo “smelt”, pesce di acqua fredda, alla vetta occupata dal “bibimbap”, simbolo culinario della Corea, passando per piatti come l'”ashure” turco (9°), la “black cake” (8°) e il “tacacá” amazzonico (7°). A salire la “coronation quiche” (6°), la torta salata per l’incoronazione di Carlo d’Inghilterra, la “pasta e fagioli” (5°), lo “scooped bagel” (4°), la “papeda” della Papua (3°), l’“espeto”, pesce arrostito tipico della regione di Malaga in Spagna (2°) e, appunto, il “bibimbap” preparato con carne, uova e verdure. Questa lista globale riflette la diversità culinaria mondiale e il costante interesse per nuove esperienze gastronomiche.
Le ricerche italiane, invece, presentano una preferenza per piatti più familiari e confortevoli. Dal “pesto alla genovese” (10°) al “frappè” (7°), passando per i “calzagatti” modenesi (9°) e la “crema di caffè”. E poi ancora le “tette delle monache” (6°) e la “valdostana” (5°) fino a “gnocchi di zucca senza patate” (4°), “scammaro” campano (3°), “bigoli” (2°) e, infine, le “lenticchie”. La lista riflette un desiderio di comfort casalingo e una predilezione per la cucina tradizionale. Curiosamente, nel confronto con gli anni precedenti, emerge che nel 2021 il mondo ha mostrato maggior interesse nell’aprire un’attività rispetto alla ricerca di lavoro.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture

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