Home » Spreco alimentare: Centro e Sud Italia i più spreconi
Il rapporto Waste Watcher 2024 mette in evidenza come le regioni del Sud e del Centro Italia registrino un tasso di spreco alimentare maggiore rispetto alla media nazionale. Nello specifico, al Sud lo spreco si attesta a 747 grammi pro capite a settimana, mentre al Centro è di 744 grammi. Questi dati rappresentano un 9% in più rispetto alla media nazionale. Al contrario, il Nord Italia risulta più virtuoso, con uno spreco di 606,9 grammi pro capite, pari all’11% in meno rispetto alla media nazionale.
Nonostante i numeri preoccupanti, il rapporto sottolinea che l’87% degli italiani è disposto a congelare il cibo per evitare sprechi, e l’86% utilizza il cibo appena scaduto se ancora commestibile. Tuttavia, solo il 63% degli intervistati è incline a donare il cibo cucinato in eccesso, mentre il 62% preferisce acquistare grandi quantità di cibo per poi surgelarlo. Questi dati rivelano che, pur esistendo una certa predisposizione a combattere lo spreco alimentare, ci sono ancora barriere che limitano l’adozione di pratiche anti-spreco su larga scala.
Per ridurre lo spreco alimentare in Italia, è necessario investire nell’educazione alimentare, come suggerito anche dal presidente di Federalimentare Paolo Mascarino. Un’educazione alimentare diffusa, soprattutto nelle scuole, potrebbe aiutare le famiglie a capire meglio il valore di un’alimentazione sostenibile e di qualità. In parallelo, le politiche pubbliche dovrebbero promuovere campagne informative volte a sensibilizzare la popolazione sul tema dello spreco alimentare e a incoraggiare comportamenti virtuosi.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture
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