Home » Zuppa di cozze, irrinunciabile rito del Giovedì Santo
Struscio, sepolcri e zuppa di cozze. Sono i tre capisaldi delle tradizioni partenopee per il Giovedì Santo.
La prima risale ai tempi del Vicereame spagnolo quando, per questioni di ordine pubblico, era vietata la circolazione di animali, carri e carrozze per via Toledo: questo co
Si chiama anche Struscio, passeggiata napoletana pasquale da fare con i amici e parenti dai tempi del periodo del Vicereame Spagnolo, quando nel 1704, per questioni di ordine pubblico, fu vietata nella Settimana Santa la circolazione di carri, carrozze e animali lungo il tratto di Via Toledo.
Il divieto permetteva anche al vicerè e alla sua famiglia di rispettare il rito di visitare, in questo giorno, almeno sette chiese per rendere omaggio al sepolcro di Cristo addobbato.
Una rituale rispettato ancora oggi, prima di sedersi a tavola e rispettarne un altro irrinunciabile: mangiare la zuppa di cozze.
In questo giorno, non c’è casa a Napoli o trattoria dove manca questo piatto, che deriva anche esso dalla volontà di un monarca, Ferdinando I di Borbone che in questo giorno si fece preparare la sua amata zuppa in maniera più semplice e spartana del solito.
La preparazione è semplicissima ma occorrono due elementi essenziali per dire di avete onorato la tradizione: la fresella e il buccacciello di salsa forte al peperoncino.
La fresella per la zuppa non è quella classica che si mangia d’estate, ma è una sorta di biscotto senza zucchero e molto doppio che deve essere adagiato sul fondo del piatto. Il sugo delle cozze lo bagnerà al punto giusto per essere mangiato.
A parte, in ogni pescheria, viene venduta la salsa piccante.
Si tratta di un sugo preparato facendo soffriggere aglio nell’olio con aggiunta di concentrato di pomodoro e peperoncino.
La consistenza è abbastanza acquosa, tanto che viene conservata e venduta in bottiglie di vetro di succhi di frutta o, meglio ancora, di famosi aperitivi analcolici conservate nel corso dell’anno.
Importante è che sia piccante assai. Va versata direttamente sul piatto prima di servire.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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