Un Natale più caro: impennata della spesa alimentare
Gli italiani spenderanno 3,2 miliardi di euro per il cenone di Natale, un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. La cifra supera di 300 milioni quella dello scorso anno e di 500 milioni il periodo pre-Covid. Questo incremento non è dovuto a maggiori consumi, ma agli aumenti dei prezzi e a un contesto economico segnato da inflazione e diseguaglianze crescenti. Nonostante il boom storico dell’occupazione e un aumento delle tredicesime da 49 a 51,3 miliardi di euro, la capacità di spesa rimane erosa dai rincari. L’Italia si presenta come un Paese polarizzato, dove le disparità economiche tra chi può permettersi di spendere e chi scivola verso la povertà continuano a crescere.
Bollicine e tradizione dominano le tavole natalizie
A tavola, gli italiani rimangono fedeli alla tradizione. Le bollicine Made in Italy si confermano protagoniste con 60 milioni di tappi pronti a saltare. Per il menù del cenone, il pesce e i frutti di mare dominano, con una spesa rispettivamente di 525 milioni e 230 milioni di euro, nonostante l’“effetto granchio blu” che ha colpito le coltivazioni nell’Alto Adriatico. Seguono carne, salumi e uova (540 milioni), vini e spumanti (455 milioni), e un ricco assortimento di dolci natalizi come panettoni, pandori e specialità regionali (455 milioni). Non mancano i formaggi italiani (195 milioni) e i prodotti base come pane, pasta, farina e olio (365 milioni). Una spesa che celebra le eccellenze italiane ma riflette anche una crescente oculatezza nei consumi.
Vacanze natalizie: tra tradizione e risparmio
Oltre al cenone, il Natale vedrà 18,5 milioni di italiani mettersi in viaggio. Tra questi, 1 su 4 partirà per l’intera durata delle festività. Le destinazioni più gettonate rimangono in Italia: montagne, città d’arte e terme, spesso ospiti di amici e parenti per contenere i costi. Solo i più facoltosi si concederanno mete esotiche o capitali internazionali come New York o le città del centro-nord Europa. Un quadro che riflette, anche nel tempo libero, le disparità economiche che caratterizzano l’Italia del 2024.
