Home » Olio extra-vergine: come difendersi dagli inganni
Per garantire qualità e autenticità, è fondamentale optare per olio extra-vergine di oliva (Evo). Questo è ottenuto direttamente dalle olive, senza processi chimici, ed è la categoria superiore tra gli oli. Ma attenzione all’etichetta: termini come “condimento” indicano spesso miscele con oli di semi, lontane dalla purezza dell’extra-vergine. Inoltre, non basta il marchio italiano o un simbolo del tricolore sulla bottiglia: solo l’indicazione “olio italiano” garantisce la provenienza 100% nazionale. Per una maggiore sicurezza, preferire prodotti con certificazione Dop o Igp.
Al ristorante, è importante essere vigili: se l’olio viene servito in un’oliera, potrebbe non essere extra-vergine. La legge prevede che l’olio sia presentato in contenitori etichettati e con tappo antirabbocco. Anche il palato può essere un valido alleato nella scelta: un olio di qualità presenta sentori vegetali freschi e un gusto leggermente amaro e piccante, caratteristiche distintive di un prodotto autentico.
Un olio di qualità va conservato con cura per mantenere intatte le sue proprietà. Calore, luce e ossigeno sono i principali nemici. Evitare le bottiglie trasparenti e preferire contenitori scuri e ben sigillati. Infine, prestare attenzione all’anno di raccolta delle olive, riportato sull’etichetta come “campagna olearia”: se manca, potrebbe trattarsi di un olio vecchio o di miscele di annate diverse. Seguendo queste regole, è possibile riconoscere e gustare un olio extra-vergine autentico, contribuendo a valorizzare il patrimonio italiano e a difendere la propria salute.
© 2023 Foodando - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Nearfuture - Worldculture
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